Stalking: minacce e molestie possono avvenire in incontri casuali con la vittima diluiti nel tempo
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Per integrare il reato di atti persecutori, è irrilevante che le minacce e le molestie siano avvenute nel corso di incontri casuali con la vittima diluiti nel tempo: ciò che conta infatti è solo la consapevolezza da parte dell'agente dell'abitualità della sua condotta. Lo ha precisato la Corte di Cassazione, sez. V penale, nella sentenza n. 43085/2015 su ricorso del Procuratore della Repubblica contro un'ordinanza del Tribunale che aveva annullato il provvedimento di custodia
Cassazione: il danno morale non può essere mera 'frazione' del danno biologico perché è in g
Il danno morale, quale lesione della dignità umana, assume specifico e autonomo rilievo nell'ambito della composita categoria del danno non patrimoniale, anche laddove la sofferenza interiore non degenera in danno biologico o in danno esistenziale. Pertanto, non può liquidarsi il danno morale attraverso meccanismi semplificativi di tipo automatico, ad esempio come misura pari ad una frazione dell'importo liquidato a titolo di danno non patrimoniale, che impediscono di vagliar
Danno biologico sussiste se la vittima ha la consapevolezza che sta per morire
(Cass. pen. sez. VI o
Si delinea il danno biologico se la vittima, nel lasso di tempo intercorrente tra l’evento ed il decesso, ha coscienza del sopraggiungere della morte. Così ha disposto la Corte di Cassazione, che è tornata a pronunciarsi sul tema, (Cass. n. 7126 del 2013, Cass. n. 23183 del 2014, Cassazione Civile, sez. III, sentenza n. 12722 del 19/06/2015) con l’ordinanza n. 20767/15, depositata il 14 ottobre scorso. Nel caso in esame, la madre ed al fratello di una vittima di incidente st
Casa familiare: terzo acquirente può agire per accertare le condizioni dell'assegnazione
(Cass.
Il terzo acquirente della casa coniugale, già assegnata al coniuge affidatario del figlio minorenne o maggiorenne non economicamente autosufficiente, non è legittimato a chiedere la revisione delle condizione di divorzio ai sensi dell’art. 9 della legge n. 898 del 1970, ma può instaurare un ordinario giudizio di cognizione, chiedendo l’accertamento dell’insussistenza delle condizioni per il mantenimento del diritto personale di godimento a favore del coniuge assegnatario dell
Condominio poco illuminato? Danno da caduta va negato se il soggetto è distratto
(Cass. Civ. sez. VI
La sentenza in commento focalizza la propria attenzione sull’accertamento causale dell’evento. Il caso riguarda una madre che scendendo le scale in uno stabile condominiale, poco illuminato, si distrae parlando con il marito, cadendo rovinosamente a terra. Tuttavia, riesce a mettere in salvo il figlio, ben sistemato nel passeggino davanti a lei. Nell’accertamento causale viene evidenziato dai giudici di legittimità la condotta poca attenta della donna alla quale viene negato
Danno non patrimoniale: illegittima la liquidazione equitativa pura
(Cass. Civ. sez. III sent. 15/10
Il percorso seguito dalla Corte di Cassazione negli ultimi anni in tema di liquidazione del danno non patrimoniale è stato teso a garantire una sempre più adeguata personalizzazione del danno, che necessariamente deve passare attraverso l'abbandono di logiche liquidatorie meramente assertive di un risultato e mediante l’ancoraggio della quantificazione a parametri obiettivi quali le tabelle in uso presso i vari tribunali. L'attenzione ai meccanismi di personalizzazione del da
Esecuzione specifica ex art. 2932 c.c.: la Cassazione ne chiarisce i presupposti
(Cass. Civ. sez. II
Di fronte all'inadempimento dell'obbligo di concludere un contratto, come è noto, l'ordinamento prevede il rimedio di cui all'art. 2932 c.c.- La parte adempiente, o che abbia comunque il diritto di pretendere la prestazione promessa, in buona sostanza, può procurarsi una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso. Naturalmente, tale rimedio appare di significativo rilievo allorquando la sentenza di cui si discorre tiene luogo di contratti che hanno ad oggetto
Condominio: la revoca dell'amministratore può essere anche tardiva
(Trib. Taranto sent. 21/09/20
Nella circostanza in oggetto, si discorre della revoca dell'amministratore di condominio che non rende il conto relativo agli esercizi per alcuni periodi precisi e della gravità dell'omissione medesima ai sensi dell'art. 1129 ed alla luce della L. 220/2012. Il Tribunale di Taranto, a seguito del ricorso presentato per la revoca giudiziale dell'amministratore di condominio, si trova ad analizzare un argomento piuttosto complesso, più volte oggetto di modifiche legislative tra
Contratti conclusi con modulari: la clausola sulla durata non è vessatoria
(Cass. Civ. sez. VI sent.
Inserire un termine di durata in relazione ad un contratto ad esecuzione continuata o periodica, predisposto su moduli o formulari, non rappresenta una clausola particolarmente onerosa: è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, Sez. VI, sentenza 03/09/2015 n. 17579. La vicenda riguarda un contratto di noleggio di apparecchiature da gioco in cui il noleggiante si impegnava a mantenerle installate nel proprio locale per la durata di cinque anni. Nondimeno, il titolare del
Leasing e vizi del bene: quali azioni può esperire l’utilizzatore nei confronti del venditore?
(Cass
La clausola generale di buona fede impone alla società di leasing di agire per la risoluzione del contratto di fornitura o per la riduzione del prezzo di compravendita ove il bene fornendo non sia stato consegnato ovvero risulti affetto da vizi. Con sentenza n. 19785 del 26/05/2015, depositata in data 05/10/2015, le Sezioni Unite della Cassazione sono intervenute, eliminando un contrasto giurisprudenziale, sulla tutela riconoscibile all’utilizzatore del bene in leasing in cas