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Divorzio: la nuova convivenza dell'ex non basta per dire addio all'assegno (Cass. Civ. sez.

Con l'ordinanza in commento al Cassazione conferma che, al fine di sollevare l'altro coniuge dal pagamento dell'assegno di divorzio, è necessario che la nuova unione assuma i connotati di una famiglia di fatto

Per potersi sollevare dal pagamento dell'assegno divorzile all'ex coniuge non è sufficiente dimostrare che questi conviva con il nuovo compagno.

Per la Corte di Cassazione, infatti, serve qualcosa in più, ovverosia la prova della sussistenza di tutti gli elementi idonei a qualificare la nuova unione dell'ex come una famiglia di fatto alla quale l'attuale partner offra uno stabile apporto economico.

I giudici di legittimità hanno così confermato il rigetto delle pretese un uomo che, partendo fal presupposto che la ex moglie avesse intrapreso una convivenza con un nuovo partner, auspicava di essere esonerato dal versamento del contributo economico mensile alla donna.

Nel corso del giudizio di merito era infatti mancata la prova che la nuova relazione intrapresa dalla ex avesse i connotati di una famiglia di fatto, tale da legittimare il venir meno dell'assegno.

La Corte, ratificando la decisione di secondo grado, ha a tal proposito precisato che "la dimostrazione dell'instaurazione da parte del coniuge beneficiario di un nuovo rapporto familiare che assuma i suddetti connotati spetta, in linea di principio, al coniuge onerato, come fatto estintivo del diritto all'assegno divorzile".

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