Responsabilità medica d'equipe: le chiarificazioni della Cassazione
(Cass. Pen. sez. IV sent. 1
In un'equipe medica ogni componente deve sempre controllare che gli altri sanitari abbiano posto in essere in modo corretto la propria attività. Così ha stabilito la IV Sezione Penale della Cassazione con la sentenza n. 22007/2018 tornando sulla responsabilità dell'equipe medica e facendo chiarezza su alcuni punti. Nella vicenda, più sanitari in servizio presso una struttura ospedaliera venivano imputati del decesso di una partoriente sottoposta a taglio cesareo ed a isterect
Mancato mantenimento figli: reato anche se non c'è stato di bisogno
(Cass. Pen. sez. VI sent. 13
Il mancato mantenimento al figlio minore è punibile anche se lo stesso non versa in stato di bisogno. E il non versare l'assegno è reato anche per il nuovo articolo 570 bis c.p.- E' quanto ha disposto la Cassazione penale con la sentenza n. 27175/2018, la quale, dopo l'analisi dettagliata della normativa previgente all'art. 570 bis c.p. introdotto dal D.Lgs. n. 21/2018, sancisce che la norma è applicabile al caso di specie perché di fatto non ha mutato la struttura dell'illec
Clausole vessatorie: non basta sottoscrivere in blocco le condizioni generali
(Trib. Reggio Emilia s
Non integra il requisito della specifica approvazione per iscritto ex art. 1341 c. 2 c.c., il richiamo in blocco di tutte le condizioni generali di contratto o di gran parte di esse, comprese quelle prive di carattere vessatorio, e quindi la loro sottoscrizione indiscriminata, poiché con tale modalità non è garantita l’attenzione del contraente debole verso la clausola a lui sfavorevole, in quanto ricompresa tra le altre richiamate. A confermare il suddetto orientamento è il
Tariffe forensi: il giudice non deve motivare se liquida i parametri medi
(Cass. Civ. sez. lav. ord.
La determinazione del dovuto a titolo di spese legali costituisce esercizio di un potere discrezionale del giudice che, qualora sia contenuto tra il minimo ed il massimo della tariffa (c.d. parametri medi), non richiede una specifica motivazione. E' quanto stabilito dalla Cassazione Civile con l'ord. del 17/05/2018, n. 12093. I ricorrenti denunciavano in Cassazione la violazione e falsa applicazione del D.M. n. 140 del 2012 e del D.M. n. 127 del 2004, perché, in una causa di
Vanno restituiti alla fidanzata i conferimenti per la costruzione della casa destinata alla conviven
Devono considerarsi ripetibili quei conferimenti, di tempo e denaro, con i quali l'ex fidanzata ha contribuito alla costruzione della casa nella quale avrebbe poi convissuto con il compagno. E ciò anche qualora quei conferimenti siano andati di fatto a integrare un bene che è entrato, per le regole che disciplinano i modi di acquisto della proprietà, nella proprietà esclusiva dell'ex partner. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, III sezione civile, nell'ordinanza n. 14732/2
Messa alla prova: sostituto processuale non può modificare il programma
(Cass. Pen. sez. III sent. 1
Il consenso alla modifica/integrazione disposta dal giudice con il provvedimento con cui il giudice modifichi il programma di trattamento elaborato ai sensi dell'art. 464 bis c. 2 c.p.p., ove prestato dal sostituto processuale del difensore di fiducia, sprovvisto di procura speciale, è privo di effetti, in quanto i poteri che derivano da tale procura si caratterizzano intuitu personae e non possono essere compresi fra quelli esercitabili dal sostituto processuale del difensor
La scarsa durata della convivenza non costituisce elemento idoneo a escludere il diritto all'ass
In presenza dei requisiti economici per il diritto dell'ex di ricevere l'assegno di mantenimento, al godimento del beneficio non osta la circostanza che il matrimonio ha avuto una durata limitata. La Corte di cassazione ha avuto modo di affermarlo con la sentenza n. 15144/2018, confermando la scelta del giudice del merito di riconoscere il diritto di una donna a ricevere l'assegno di mantenimento dal marito in ragione del divario reddituale che li separava e, in generale, del
Licenziamento nullo se l'intimazione viene inviata prima della scadenza del periodo massimo di c
Il licenziamento intimato per il perdurare delle assenze per malattia o infortunio del lavoratore, prima del superamento del periodo massimo di comporto fissato dal C.C.N.L. o, in difetto, dagli usi o secondo equità, è nullo per violazione dell’art. 2110 c. 2 c.c.- Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione a SS.UU. con sentenza n. 12568 del 22/05/2018. La questione di diritto per cui sono state investite le SS.UU. risiede nell'alternativa tra il considerare il licenziame
Se il giudice taglia la parcella dell'Avvocato deve motivare la decisione
(Cass. Civ. sez. VI or
Il provvedimento con cui il giudice respinge la richiesta dell'avvocato di liquidazione dei propri compensi per l'attività prestata, dovrà contenere una dettagliata spiegazione circa le ragioni della riduzione o esclusione delle singole voci indicate nella nota prodotta. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, sesta sezione civile, nell'ordinanza n. 5224/2018 accogliendo il ricorso di un avvocato che aveva chiesto al Tribunale la liquidazione dei compensi per l'attività presta
Omissione di soccorso stradale: applicabile la tenuità del fatto
(Cass. Pen. sez. IV sent. 08/05/201
In sede di legittimità può farsi luogo all’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto quando dalla motivazione delle sentenze di merito impugnata emergano giudizi e considerazioni o che abbiano pacificamente escluso la particolare tenuità del fatto o che invece, per il loro contenuto, consentano un esito favorevole per l’imputato. In tale ipotesi, laddove la Cassazione, sulla base degli indici predetti, ritenga che il fatto per cui si procede