Delle pause fra i vari episodi di maltrattamenti non escludono l'abitualità
(Cass. Pen. sez. VI
Integra il delitto di maltrattamenti il compimento di più atti, delittuosi o meno, di natura vessatoria, che determinano sofferenze fisiche o morali, realizzati in momenti successivi, senza che sia necessario che essi vengano posti in essere per un tempo prolungato, essendo, invece, sufficiente la loro ripetizione, anche se in un limitato contesto temporale, e non rilevando, data la natura abituale del reato, che durante lo stesso siano riscontrabili nella condotta dell’agent
Non curare una malattia del proprio cane può configurare un'ipotesi di maltrattamento
(Cass. Pen
Configura la lesione rilevante per il delitto di maltrattamento di animali, art. 544 ter in relazione all'art. 582 c.p. l'omessa cura di una malattia che determina il protrarsi della patologia con un significativo aggravamento fonte di sofferenze e di un'apprezzabile compromissione dell'integrità dell'animale. Con la sentenza in esame la Corte di Cassazione ha confermato la condanna al pagamento della multa di € 10.000, così rideterminata dalla Corte d'Appello dopo l'impugnaz
Sono nulli gli atti a sorpresa compiuti dal fisco in danno al contribuente
(Cass. Civ. sez. III sent
Per la Cassazione va dichiarata nulla l'ipoteca che non è stata preceduta da un avviso e dalla fissazione del termine di 30 giorni per adempiere o presentare osservazioni. L'amministrazione finanziaria, quindi, non può compiere "atti a sorpresa" in danno al contribuente. In particolare, l'iscrizione ipotecaria posta in essere senza essere stata preceduta da un avviso dovrà essere dichiarata nulla. La mancanza di tale avviso sarà rilevabile d'ufficio. Lo ha precisato la Corte
La madre risarcisce il figlio per avergli impedito di vedere il padre
(Cass. Civ. sez. I ord. 17/05/
Per la Cassazione il giudice ha facoltà di applicare le misure di cui all'art. 709 ter c.p.c. nei confronti del genitore che, con atteggiamento ostruzionistico, ostacola il corretto svolgimento delle modalità dell'affidamento impedendo all'altro di vedere il figlio nonostante gli accordi intervenuti prevedano una maggiore frequentazione, con ciò rischiando di incorrere nella condanna a risarcire il figlio per aver leso il suo diritto alla presenza di entrambi i genitori nella
Insultare l'amministratore di condominio non è sempre reato
(Cass. Pen. sez. V sent. 11/05/2019
Non è punibile l'avvocato difensore del Condominio per le espressioni offensive utilizzate nell'atto in giudizio con cui si contesta all'amministratore la mala gestio. Scatta l'esimente di cui all'art. 598 c.p. se le espressioni appaiono funzionali all'obiettivo a cui tende l'atto e restano nel perimetro della controversia, ovvero ottenere dall'amministratore un risarcimento, senza sconfinare in attacchi personali. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione annullando senza rinvio
E' ammissibile il concorso colposo nel delitto doloso?
(Cass. Pen. sez. IV sent. 14/02/2019 n. 7
La sentenza in esame affronta uno dei temi maggiormente enigmatici della dottrina penalistica: la astratta ammissibilità del concorso colposo nel delitto doloso. La dottrina moderna e la giurisprudenza di legittimità si sono più volte occupati del tema: la sentenza in commento offre spunti innovativi e profili di novità rispetto al recente passato sul tema. In verità sembra porsi in aperta rottura con la giurisprudenza degli ultimi anni. Il fatto storico da cui prende le moss
Anche il singolo condomino può impugnare la sentenza emessa nei confronti del condominio
(Cass. Civ
Con l'adagio in esame le SS.UU. confermano la legittimazione dei singoli condomini ad agire o resistere in giudizio per tutelare l’interesse comune. In sostanza, nel caso di emissione di una sentenza di condanna nei confronti del condominio, il singolo condomino è legittimato a proporre impugnazione nell’interesse comune. Nella vicenda in esame, una condomina aveva depositato ricorso incidentale tardivo in sede di giudizio legittimità pur non essendo stata parte nei gradi di
Conferimento della procura alle liti non coincide con l'incarico professionale
(Cass. Civ. sez.
La procura alle liti è un negozio unilaterale con il quale il difensore ha il potere di rappresentare la parte in giudizio. Il contratto di patrocinio è un mandato professionale con il quale il cliente conferisce incarico al proprio difensore di svolgere l’opera professionale. Data tale diversità, la procura alle liti non è indispensabile per la conclusione del contratto di patrocinio e il conferimento della procura alle liti non coincide con la conclusione del contratto di p
Le spese forfettarie sono sempre al 15% salvo diversa disposizione del giudice
(Cass. Civ. sez. II o
Il provvedimento con il quale il giudice liquida le spese giudiziali, se non indica espressamente la percentuale delle spese forfettarie rimborsabili o non si pronuncia sulla loro debenza – ai sensi della L. n. 247 del 2012, art. 13 c. 10 e del D.M. n. 55 del 2014, art. 2 – costituisce titolo per il riconoscimento del rimborso stesso nella misura del 15% del compenso totale. La predetta percentuale rappresenta il massimo di regola spettante, potendo tale misura essere soltant